Quante volte questo pensiero ti è passato per la mente? Se sei un amante delle uova come la maggior parte di noi, probabilmente ogni volta che hai assaporato un tuorlo d’uovo. In questo articolo, ti spiegheremo di cosa è composto un uovo e gli effetti che il consumo di uova ha sul nostro corpo.

Il Colesterolo Buono e Cattivo

La relazione tra colesterolo nel sangue e malattie cardiache è ben consolidata, avendo l’abbassamento del colesterolo LDL sierico (“colesterolo cattivo”) come obiettivo primario della terapia preventiva. Inoltre, gli studi epidemiologici segnalano un minor rischio di malattie cardiache con concentrazioni più elevate di colesterolo HDL (“colesterolo buono”).

La parola colesterolo ha acquisito notevoli connotazioni negative nella società; tuttavia, è necessario nel corpo per isolare i nervi, creare membrane cellulari e produrre alcuni ormoni.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), per la prevenzione delle malattie croniche legate all’alimentazione, la raccomandazione dietetica per il colesterolo è inferiore a 300 mg al giorno. Per le persone che hanno già o mostrano un rischio di malattie cardiache, l’obiettivo è mantenere questa assunzione inferiore a 200 mg al giorno.

Frittata con verdure

I Benefici delle Uova

Le uova sono una considerevole fonte di colesterolo alimentare, tuttavia, sono di particolare interesse dal punto di vista della funzionalità, poiché offrono una fonte calorica moderata (circa 140-170 kcal / 100 g), proteine di eccellente qualità, grande versatilità culinaria e basso costo economico, che rende le uova alla portata della maggior parte della popolazione. Le uova sono anche relativamente ricche di composti liposolubili e possono, quindi, essere un inserimento nutriente nella dieta per le persone di tutte le età e in diverse fasi della vita. In particolare, le uova possono svolgere un ruolo utile nelle diete di quelle persone a rischio di bassa assunzione di nutrienti, come anziani, donne in gravidanza e bambini.

Il Nostro Corpo e il Colesterolo

È necessario capire che il nostro corpo produce circa il 75% del colesterolo e solo il 25% circa deriva dalla dieta. Cosa significa questo? Significa che il nostro corpo è in grado di regolare il colesterolo da solo!

La maggior parte della popolazione (2/3) non ha o ha solo un lieve aumento nel colesterolo quando ne assume una grande quantità con la dieta. Questi individui sono classificati come ipo-responder o compensatori, in quanto possono compensare riducendo la biosintesi del colesterolo, l’assorbimento e l’escrezione. D’altra parte, una piccola parte della popolazione ha un aumento molto più considerevole del colesterolo sierico, e questi individui sono classificati come iper-responder o non-compensatori.

Diversi fattori come l’etnia, il corredo genetico, i fattori ormonali e l’indice di massa corporea determinano chi risponderà in modo iper-reattivo al colesterolo nella dieta e chi è ipo-reattivo all’assunzione.

Le uova sono nostre alleate o no?

Conclusioni

Studi recenti, sviluppati con l’obiettivo di determinare l’impatto del consumo da 1 a 3 uova al giorno, indicano che:

  • questo consumo giornaliero non influisce negativamente sui lipidi sierici in una parte della popolazione studiata;
  • in alcuni casi, sembra migliorare il profilo lipidico degli individui, aumentando la quantità e la dimensione delle particelle HDL, e anche aumentando le particelle LDL meno dannose;
  • altri risultati hanno dimostrato un’associazione inversa del consumo di uova (meno di 1 uovo / giorno) con malattie cardiovascolari.

È importante tenere presente che un modello alimentare sano e una composizione corporea adeguata sono essenziali per ridurre il rischio di sviluppare malattie non trasmissibili e la risposta riguardante il consumo di uova e la sua quantità giornaliera deve essere osservata singolarmente.

MSc Ágatha Transfeld
Nutrizionista
Master in alimentazione e nutrizione

References:
https://heart.bmj.com/content/heartjnl/early/2018/04/17/heartjnl-2017-312651.full.pdf
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5946211/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4303863/pdf/nutrients-07-00706.pdf
https://academic.oup.com/jn/article/147/3/323/4669740